Gabbiadini: “Dovevamo provare con più cattiveria a fare il secondo gol per riaprirla. Testa alla Lazio”

Ph. Damiano Fiorentini

Un gol atteso 106 giorni: dalla partita di Coppa Italia con l’Alessandria fino alla notte del “Franchi”. Eppure per Manolo Gabbiadini non è una serata da ricordare, anzi c’è tanto rammarico per come è andata al “Franchi”. «Potevamo provare con più cattiveria a fare il secondo gol – dice a inizio l’intervista l’attaccante -, così avremmo potuto riaprirla. Però non ci siamo riusciti. Ci servirà da lezione per le prossime partite. Sapevamo della loro qualità e del loro calcio, non era semplice in trasferta, però una volta passati in vantaggio potevamo fare qualcosa di più per tenere il risultato e non prendere gol in quel modo».

Zero punti. Il mancino, protagonista anche di un paio di tentativi senza fortuna nella ripresa, non riesce a a darsi pace della mancata rimonta: «Magari un gol anche a dieci minuti dalla fine poteva riaccendere il nostro entusiasmo e portarci a riprenderla. Andiamo via con zero punti e non siamo contenti. Ora pensiamo a domenica: giochiamo contro una grande squadra come la Lazio, ma lo facciamo in casa nostra e faremo di tutto per portare a casa la vittoria».