Il Presidente della Sampdoria Futsal è stato intervistato dal canale ufficiale del club. Matteo Fortuna ha analizzato l’ultimo biennio, dove con la sua squadra ha portato su tutti i parquet la prestigiosa maglia blucerchiata. Queste le sue dichiarazioni.
Presidente Fortuna, si chiudono due anni intensi, in cui la sua società ha portato in giro per i campi di tutta Italia i colori che lei ama, quelli della Sampdoria. Ci racconti come li avete vissuti, lei in particolare.
«Gli ultimi due anni sono stati molto impegnativi sotto tutti i punti di vista. Vestire la maglia della Samp è stato un privilegio ed una grande responsabilità. Abbiamo dato il massimo fuori dal campo ed in campo dove abbiamo totalizzato 40 vittorie, 11 pareggi e solo 10 sconfitte. Nonostante non si sia riusciti ad arrivare in A credo di poter sostenere che abbiamo onorato la maglia. Il nostro contratto con la società UC Sampdoria scadrà il primo luglio quindi non potremo più indossare i colori blucerchiati ma ci tengo a precisare che nessuno deve essere biasimato per questo. Avendo anche noi delle scadenze Covisoc e amministrative da rispettare, non c’era il tempo materiale per sedersi e discutere con la nuova proprietà che ovviamente e giustamente aveva ed ha ancora oggi cose molto più importanti a cui pensare. Anzi, approfitto da tifoso blucerchiato per fare un grosso in bocca al lupo a Radrizzani e Manfredi per il futuro della Samp. Voglio anche ringraziare tutti quelli che ci sono stati vicini in questi due anni, Gianni Panconi in testa, quelli che hanno creduto in questo progetto che partiva da molto lontano. Ovviamente qualora alla nuova proprietà interessasse proseguire nel Futsal noi ci saremo sempre. Ora però si torna CDM che è la nostra creatura e di cui siamo altrettanto orgogliosi».
La prossima stagione si torna a vestire la maglia biancoazzurra della Cdm. Che stagione sarà?
«La prossima stagione affronteremo un campionato nuovo come l’A2 Elite che sarà molto impegnativo. Cercheremo di restare competitivi ma dovremo sicuramente abbassare i nostri costi e non di poco. Prima di tutto perché facciamo una fatica incredibile a trovare sponsor. Purtroppo la Liguria è poco propensa ad investire in sponsorizzazioni e il futsal da noi è ancora poco conosciuto. Inoltre la riforma dello sport ci porterà a un aumento dei costi di circa il 40%. Ho la sensazione che molti dei miei colleghi presidenti ed anche alcuni giocatori non abbiano compreso e metabolizzato del tutto la portata del problema. La Divisione ha fatto delle riforme che verranno giudicate col tempo, al momento la realtà è che i costi si sono alzati per cui li vorrei spronare a fare ancora di più sul campo visibilità. Il nostro è uno sport bellissimo e deve diventare fruibile per il grande pubblico sportivo, promuovendosi non solo verso il pubblico del calcio ma anche verso chi segue e pratica basket, pallavolo e altri sport di squadra o individuali».
Guardare alla prossima stagione significa inevitabilmente parlare anche di mercato…
«Ogni anno ci sono giocatori che vanno via. Dispiace al pubblico quanto a noi dirigenti che ci affezioniamo. La scorsa stagione abbiamo seguito le idee del mister che voleva rinnovare la squadra, quest’anno invece se escludiamo un paio di giocatori, gli altri sono andati via perché avevano richieste economiche che noi semplicemente non potevamo sostenere. Verranno sostituiti da uomini che hanno sposato il nostro progetto, sacrificando molto dal punto di vista economico. Saranno giocatori importanti che tornano da noi con l’intenzione di fare ancora meglio che in passato. Inoltre cercheremo di dare spazio ad alcuni giocatori del nostro settore giovanile».
Quali altre novità ci riserverà la stagione 2023/24?
«Tra le novità della prossima stagione ci sarà una collaborazione importante con i Luzzati sul femminile, l’ulteriore sviluppo della scuola calcio, con un occhio anche a Campo Ligure, e infine il lancio di CDM Lab, che si occuperà di promuovere merchandising, non solo per CDM Futsal, e soprattutto di creare eventi culturali e sociali all’insegna della positività».