Il difensore Alex Ferrari, intervistato in esclusiva da TuttoMercatoWeb, racconta la sua esperienza con i blucerchiati, giunta ormai alla sua quarta stagione.
“Arrivavo da un campionato a Verona dove ho avuto qualche difficoltà – racconta ai taccuini di TMW il centrale nato a Modena – l’anno prima mi ero infortunato al ginocchio. Poi sono arrivato alla Sampdoria e sono stato accolto benissimo sia dalla società che dai tifosi. Anche se il primo anno non ho giocato tantissimo, per me è stata comunque una rinascita perché ho imparato tantissimo, sono cresciuto tecnicamente, tatticamente e mentalmente. Ringrazierò sempre la piazza”.
L’infortunio. “Stavo facendo bene in campionato, giocavo e stavo raccogliendo quanto seminato anni prima. Poi mi sono infortunato ed è iniziato il lockdown e non potevo nemmeno fare riabilitazione. Sono stati sei mesi duri ma per fortuna sono passati anche quelli”.
Mister Ranieri “L’anno scorso abbiamo raggiunto 52 punti. E’ stato un ottimo campionato ma secondo me è stato un po’ sottovalutato. Forse non gli è stata data l’importanza che bisognava dare. Però il calcio è questo”.
Giampaolo. “Ho ritrovato lo stesso allenatore che abbiamo avuto tre anni fa, che cura sempre il dettaglio, ogni movimento e ricerca sempre la perfezione. Io mi sono sempre trovato bene, ne parlerò sempre bene”.
Feeling. “Sono le caratteristiche che richiede l’allenatore che combaciano con le mie. Io, per esempio, posso trovarmi meglio a giocare a zona e in linea piuttosto che uomo su uomo o viceversa. Sono le caratteristiche che noi mettiamo a disposizione del mister a fare la differenza”.
Concorrenza come stimolo. “Davanti a me ho due capitani di nazionale come Yoshida e Colley quindi diciamo che da loro posso solo imparare. La concorrenza serve sempre in una squadra, porta sempre a migliorarti e a dare sempre il massimo in allenamento e in campo. Magnani poi arriva anche dalle mie parti e ci capiamo (ride ndr)”.