Emerge un dato preoccupante, nella stagione finora negativa della Sampdoria. La squadra blucerchiata infatti ha pagato spesso l’inizio della partita, subendo ben 16 reti su 56 nei primi 20 minuti.
Lo stesso copione si è riproposto a Udine con Deulofeu che ha bucato la difesa blucerchiata dopo tre minuti mentre a Pasalic ne sono bastati sei a Bergamo per portare in vantaggio l’Atalanta, vittoriosa poi per 4-0. A Milano invece Leao ha bruciato Bereszynski all’ottavo minuto segnandoil gol che ha deciso il match.
Sotto questo aspetto, Giampaolo non è riuscito a invertire la tendenza, che perdurava anche con l’ex allenatore dei blucerchiati D’Aversa.
Alla prima di campionato infatti al Milan sono serviti nove minuti, con Brahim Diaz che ha segnato la rete dei tre punti. Contro l’Inter Dimarco l’ha sbloccata al 18’ mentre contro il Napoli è stato Osimhen che ha segnato al decimo minuto. Contro l’Udinese Pereyra ha trovato la rete al quarto d’ora. Col Cagliari invece Joao Pedro ha segnato al quarto minuto. Contro l’Atalanta a Marassi, dopo essere andata in vantaggio la Samp si è fatta rimontare fra il 17’ e il 21’ da un autogol di Askildsen e da una marcatura di Zapata. A Torino l’ex Praet ha punito i blucerchiati al 17′, Infine, con la Lazio Milinkovic-Savic e Immobile hanno segnato rispettivamente al 7′ e al 17′. Con questi dati, il cammino verso la salvezza si complica ancora di più, perché è come se scendesse in campo sul punteggio di 0-1 o addirittura con due gol di svantaggio.