Sampdoria, Accardi: «Fatto un lavoro importante. Su Pirlo e Sottil…»

Intervistato da La Gazzetta dello Sport Pietro Accardi, direttore dell’area tecnica della Sampdoria, ha commentato il lavoro svolto in questi mesi dal club blucerchiato. Di seguito le sue dichiarazioni:

PIAZZA – “Fossi arrivato prima non sarei stato pronto: adesso penso di avere tutto per gestire una piazza così. Di indole non sono mai soddisfatto, però penso che il lavoro fatto sia importante visti i presupposti. Non andava costruita solo la squadra, ma tutta la struttura sportiva”.

PIRLO – “Lo stimo come allenatore e come persona, ma visto quello che abbiamo costruito ci aspettavamo qualcosa di diverso. Gli abbiamo dato la rosa completa al 95% prima del via e quindi credevamo in un’altra partenza, con una identità più chiara. La proprietà lo conosceva e mi ha detto di provare, ma poi si fanno delle valutazioni e si vedono le partite. In B serve altro, serve più fame: i nomi non bastano, bisogna creare uno spirito ed essere umili”.

SOTTIL – “E’ preparato, conosce la B oltre ad avere idee chiare, ha anche fame. Le sue squadre sono sempre state toste. Ci aspettiamo una Samp così”.

CODA-TUTINO – “Dice sempre Galliani che gli attaccanti vanno presi con l’almanacco, perché i gol li fanno sempre gli stessi. Loro sono una certezza, però conta quanto riusciranno a fare giocando di squadra”.

TIFOSI – “20mila abbonati? E’ bellissimo, così aumenta la nostra responsabilità nei confronti di questa gente. Ma non avevo dubbi su di loro”.

SERIE B – “L’unica cosa da fare è lavorare e creare un ambiente unito. Le difficoltà sono tante, le superi solo diventando una famiglia e una chiara identità”.

MERCATO E RESTRIZIONI – “No, non è stato semplice. Sapevo che sarebbe stato difficile, e una volta dentro ho capito cosa ci aspettava. Ma le difficoltà sono un’opportunità: conta l’atteggiamento di come si affrontano, avevamo le idee chiare e abbiamo risolto tutto, andando a step. Se le operazioni sono andate in porto, è perché abbiamo agito secondo le regole: se no non avremmo potuto tesserare nessun calciatore”.

OBBLIGHI DI RISCATTO – “E’ tutto calcolato, in futuro avremo anche le entrate di alcune cessioni”.

FUTURO – “Promozione come ago della bilancia? No, abbiamo una proprietà forte che ha investito quasi 70 milioni da quando è arrivata e che vuole continuare a investire, è tutto già pianificato. Certo, sentiamo la responsabilità del traguardo e ci impegniamo al massimo. Non è un all-in, assolutamente”.