(Marassi, dall’inviata Valentina Cristiani)
Traspare emozione negli occhi e nelle parole del neo presidente blucerchiato, Marco Lanna, protagonista dello scudetto della “Samp d’Oro” nel 1991, che si è presentato ufficialmente alla stampa, questo pomeriggio, allo stadio “Ferraris”.
Accolto con applausi dai tifosi e da due striscioni di benvenuto esposti fuori dallo stadio dai gruppi della Sud, Lanna è entrato nella sala stampa per le foto di rito, per poi iniziare la conferenza stampa alle 15,00.
Le prime parole di Lanna. “Questo incontro l’ho voluto io perchè mi faceva piacere vederci in presenza. Ho dato la disponibilità a questo incarico anche perchè il momento è difficile ed io nella mia vita non mi sono mai sottratto. Nel 2001 sono tornato quando si rischiava di retrocedere in C. Il mio cuore mi ha detto di accettare questo incarico e metterci la faccia. Mi sono preso tante responsabilità ma le ho prese con la cognizione di far bene per la Sampdoria. Per poter far bene ho bisogno ci sia una grande unità di intenti da parte di tutti i componenti della società. Chiedo un po’ a tutte le componenti che fanno parte del mondo Sampdoria di lasciare da parte un po’ i problemi accaduti in questi anni e guardare al futuro rimanendo uniti. Questi momenti servono per compattarsi ancora di più e raggiungere gli obiettivi che abbiamo. La parte più importante è rimanere in Serie A, arrivare a fine stagione con le nostre gambe a livello economico e uno dei miei obiettivi che vorrei ottenere è anche quello di riavvicinare la società ai tifosi”.
Lizza per l’incarico. “La richiesta di disponibilità mi è arrivata dal dottor Vidal, un mese prima dell’assemblea. Ho dato la mia disponibilità cercando, nel frattempo, di capire la situazione. Non me lo sarei mai aspettato da giocatore di arrivare a fare il presidente. So che c’erano in lizza altri candidati e poi mi è stato comunicato che ero stato il prescelto a occupare questa carica”.
Compiti dell’area sportiva del Presidente. “Ci sono: l’avvocato Romei, il ds Faggiano, ed ora anche Osti. Il mio compito, quello che mi sono dato, è di supervisionare. Lascio a loro la parte operativa. Faggiano lo fa di mestiere e l’avvocato Romei lo ha fatto nei mesi in cui era a Genova. Siamo in contatto quotidiano per condividere idee e scelte. E’ un lavoro d’equipe e, chiaramente, la parte operativa la fa il direttore sportivo. Io e Romei siamo più dei consulenti”.
Striscione d’accoglienza dei tifosi. “Ho ringraziato i ragazzi per l’accoglienza. Ho anche detto che questa accoglienza cercherò di meritarmela sul campo. Il mio amore per la Sampdoria va bene ma non sarò solo la facciata. Sarò molto operativo in tanti settori. Cercherò di fare tante cose per gli obiettivi di cui ho parlato prima”.
Squadra. “Sono degli ottimi ragazzi. Ho detto loro che nei momenti difficili bisogna compattarsi, essere uniti, dimenticare le incomprensioni e darsi una mano l’uno con l’altro. Sono ragazzi intelligenti, l’impressione che ho è che sono ragazzi che capiscono e hanno le capacità per reagire. La squadra ha fatto ottime gare, ci sta un momento di abbassamento di concentrazione. Ho solo richiamato l’attenzione su aspetti mentali che vanno ripresi e spero che sabato mettano in pratica”.
Ritorno di Osti. “Nessun problema stiamo parlando di persone intelligenti che con le giuste mansioni possono lavorare assieme per il bene della Samp. E’ una risorsa in più che ci può aiutare. E’ un professionista e può essere un grande aiuto”.
Mercato. “Stiamo valutando. L’idea è arrivare a gennaio di avere una squadra uguale o più competitiva ma anche così può raggiungere l’obiettivo senza grossi problemi. Valutiamo, gennaio è un mercato sempre complesso”.
Chi del gruppo dello scudetto si è fatto sentire?
“Tutti. Noi abbiamo una chat che ci messaggiamo. Tutti quanti a turno mi hanno chiamato”.
Priorità riportare entusiasmo nei tifosi. “Assolutamente si. Non amo parlare troppo, sto già parlando di iniziative molto concrete e le metteremo in atto a fine mese, primi giorni di febbraio”.
D’Aversa. “Credo che abbia lavorato in condizioni molto complesse. Credo che sia un ottimo allenatore e un ottimo ragazzo. E’ un grande lavoratore e quando ha potuto lavorare bene lo ha fatto. Ha la totale fiducia della società”.
Vialli.
“E’ un amico. Diciamo che non direbbe nulla neanche sotto tortura. Sulle trattative che sarebbero in corso se ne occupa Vidal. Noi dobbiamo andare avanti per la nostra strada”.
Mandato. “Non so se sono di passaggio o meno. Non voglio mettere una data di scadenza al mio mandato. Quello che è più importante per me è arrivare a certi obiettivi. Fin che sono qua, quello che voglio fare l’ho già detto prima. Se pensassi che a giugno me ne andrei forse non avrei neanche lo stimolo. Sono più importanti gli obiettivi per me”.
Quagliarella.
“E’ un grandissimo campione e un bravissimo ragazzo. Consigli glieli darò ma non ha bisogno di consigli perchè diciamo che è un ragazzo abbastanza maturo e di campionati ne ha alle spalle. Sul futuro deve stare tranquillo, deve solo in questo momento ritrovare quella vena del gol. Gli attaccanti vivono per quello, ma credo che una volta che lo ritrova riparta. E’ un grande campione ha solo bisogno di fare qualcosa che ha sempre fatto che gli manca”.
Ihattaren. “Non sapevo della sua situazione. Ihattaren è arrivato, se n’è andato senza dire niente e davanti ad un ricorso al collegio sindacale c’è stato una sorta di accordo con gli avvocati del ragazzo. Lui ha rinunciato a tutti gli stipendi fino al 31 gennaio e la Sampdoria ha rinunciato al ricorso. Sulla parte societaria, le cose che ha detto sono totalmente inesatte”.