“Il Milan è una squadra forte che ha maturato con consapevolezza. E’ una squadra che riesce ad attaccare sempre in maniera diversa, ha giocatori di qualità e forti nell’uno contro uno. Difende in un modo, attacca in un altro. E’ una squadra forte, non a caso sta lì e non a caso giocherà per lo scudetto insieme ad altre. Viene da questi ultimi risultati che hanno rafforzato convinzione ed autostima. La squadra che andiamo ad affrontare la conosciamo. Ne conosciamo la qualità e i pregi. Difetti ne ha pochi ma noi dobbiamo fare la nostra gara” – le dichiarazioni del pre partita di Marco Giampaolo, tecnico blucerchiato, al canale ufficiale del club.
Giocarsela a San Siro. “Bisogna giocare partita per partita senza guardare in faccia l’avversario. Se gioco con la prima della classe è una partita che comunque mette in palio tre punti e ci devo saper stare. Me la devo giocare. Non mi piace che la squadra parta con il pronostico a sfavore ma già battuta. Il pronostico può anche essere a sfavore ma non la perdo prima di incominciare. Semmai la perdo al 95′ ma non prima di incominciare”.
Infortunio Gabbiadini. “E’ stata una perdita pesante per noi, c’è poco da dire. Ma noi ora dobbiamo saperci convivere. La società si è mossa su Giovinco che se sta bene è un giocatore di qualità e che sa giocare a calcio. Diamogli il tempo di star bene”.
Quagliarella. “Su Fabio ci conto. Adesso sta meglio, questa settimana si è allenato con la squadra. Fabio è una risorsa per la Samp, ci deve dare quel qualcosa in più per raggiungere ill nostro obiettivo. E’ scontato. Lo metto tra le cose assodate, non c’è un punto interrogativo”.
La vittoria contro il Sassuolo. “Dico sempre che una rondine non fa primavera. La partita col Sassuolo è archiviata, tre punti determinanti e adesso c’è da giocare tante battaglie. Queste battaglie se le giochiamo col nostro pubblico a fianco abbiamo più chances di vincerle. Già domenica ci hanno dato una grande mano. A San Siro saranno in 800-1000 organizzati, ben venga. Uno stadio pieno, o comunque partecipativo, è un’altra cosa rispetto al deserto”.