L’ incaricato, in casa Samp, di curare il passaggio di mano del club è Gianluca Vidal.
“Ho la massima collaborazione del Cda, che deve lavorare come se non ci fosse un investitore – ha spiegato il trustee blucerchiato -. Io ho il compito di trovare un investitore in grado di acquisire la squadra e darle un futuro radioso, sarebbe più facile trovarlo con qualche performance positiva”.
Incertezza. “Sono partite lentamente tre ‘due diligence’, adesso mi aspetto solo un asteroide perché pandemia e guerra non sono belle cose, nonostante il petrolio stia salendo in maniera vertiginosa, questa incertezza nel mondo ha congelato tutti. In 10 giorni sto vedendo rallentamenti in ogni ‘due diligence’ e il calcio non è estraneo a questo, tutto verrà valutato dagli investitori stranieri”.
Vicenda concordati. “Le due cose non sono collegate, anche perché gli investitori hanno studi legali che seguono ogni dettaglio. Stiamo seguendo un percorso di grande serietà col tribunale e contiamo di andare avanti, se questo clima ci portasse ad avere ragione questo migliorerebbe anche la situazione della Sampdoria. Ce lo domandano spesso i legali degli investitori è sul coinvolgimento della Sampdoria. Su Eleven Finance e il coinvolgimento nel penale del signor Ferrero e dei suoi familiari. Ma questo non riguarda i concordati”.
Il prezzo della Samp: “Non è detto che avere una squadra con meno debiti sia più facile da vendere. Noi contiamo che gli investitori puntino su di noi. Non basta passare il testimone, vogliamo che investano. Il prezzo? Quello che l’investitore attribuisce al club al netto della posizione finanziaria netta”.